Laura C.

LAURA C.

  • Immersione: dalla spiaggia
  • Difficoltà: media
  • Profondità maxi: -50 metri

Al confine meridionale dello Stretto di Messina, antistante il paesino di Saline Joniche, in provincia di Reggio Calabria, il 3 luglio 1941 la nave conosciuta con il nome di “Laura Couselich” salpa dal porto di Messina, per rifornire le truppe italiane in Africa. 
 
Raggiunta la costa Jonica calabrese viene attaccata da un sommergibile inglese e silurata, nel giro di pochi minuti, si adagia sul fondo sabbioso. Non è un segreto che la Laura C. trasportasse oltre 5.700 tonnellate di merce e materiale vario. tra cui circa 1.500 tonnellate di tritolo.
 
La nave è rivolta con la prua verso terra, perpendicolare al profilo costiero, la poppa si trova a 50 metri di profondità.
A differenza di un tempo, non è più possibile visitare le stive di poppa, ma solo quel che resta di esse, ormai cementate; è ancora visibile il grande pennone stagliarsi imponente verso la superficie.
 
 
Il relitto della Laura C. rappresenta un vera e propria oasi di vita, isolata su un fondale sabbioso: numerose sono le forme di vita che colonizzano questo relitto: grandi cernie (Epinephelus marginatus), che nascondono tra le lamiere.
Tutte le strutture della nave sono ormai ricoperte da spugne e grandi spirografi, alghe e briozoi, anellidi, madrepore e un brulicare di invertebrati, dividono lo spazio a disposizione sul metallo; pesci come sciarrani, perchie e nuvole di anthias completavano infine la coreografia.